Sono stati pubblicati i numeri elaborati dall’Ufficio Studi dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese sui dati 2015 di Movimprese.
Varese è la terza provincia in Lombardia per densità di imprese manifatturiere: 7,6 per chilometro quadrato, più della media nazionale (1,7) e anche di quella lombarda (4,1). Il 2015 si è chiuso con 9.143 imprese manifatturiere attive (l’1,8% in meno rispetto al 2014) ma Varese si tiene stretta il terzo gradino del podio in Lombardia piazzandosi dietro Monza e Brianza (22,7 imprese per chilometro quadrato) e Milano (18,8).
Considerando i numeri degli specifici distretti in provincia, vediamo che Busto Arsizio, con 24,1 imprese per chilometro quadrato, meriterebbe addirittura la medaglia d’oro.
In classifica seguono poi Saronno (15,2 imprese manifatturiere per chilometro quadrato) e Gallarate (13,4). Quarto posto per Tradate (9,8) e a seguire, distanziati, il centro e il Nord della provincia con Varese (6,2) e Laveno (4,1): livelli comunque ancora al di sopra o in linea con la media regionale. In coda alla classifica Sesto Calende (3,8) e Luino (1,1).
A livello settoriale Varese conferma le sue vocazioni “storiche”: meccanica e tessile/abbigliamento; quest’ultimo settore conta ancora 1.954 imprese, pur avendo perso il 2,8% di aziende in un anno.
Se guardiamo oltre il settore manifatturiero, abbracciando il totale delle imprese attive in provincia di Varese, ne troviamo 61.909.
Ma Busto Arsizio, da sola, sarebbe medaglia d'oro con 22,4 imprese per chilometro quadrato, più delle province di Milano e Monza intere. La media provinciale è 7,6, meglio della media lombarda