Proteggere e rafforzare l’apicoltura e il suo ruolo strategico per la salvaguardia della biodiversità, il miglioramento della sicurezza alimentare e dello sviluppo socio-economico in tutta l’area del Mediterraneo, puntando a promuovere le api e l’apicoltura a Bene Comune Globale. Questa la finalità di Mediterranean CooBEEration, progetto promosso da FELCOS Umbria (Fondo di enti locali per la cooperazione decentrata e lo sviluppo umano sostenibile) in qualità di capofila, APIMED (Federazione Apicoltori del Mediterraneo), UNDP (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo), INAT (Istituto Nazionale Agronomico di Tunisia), Dipartimento di Scienze e tecnologie Agro-ambientali (Università di Bologna) e il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (Università di Torino).
L’iniziativa è stata avviata nel 2014 e terminerà nel 2016. Sono coinvolte 23 associazioni, cooperative e federazioni di undici Paesi: Algeria, Francia, Albania, Italia, Marocco, Tunisia, Libano, Egitto, Iraq e Giordania e l’ultimo aggiuntosi, la Palestina, dove la campagna è stata lanciata a fine maggio in occasione del Forum Nazionale dell’Apicoltura Palestinese.
Il progetto mette al centro gli apicoltori e le loro reti per la creazione di un tessuto fatto di relazioni, competenze, culture e saperi da scambiare e utilizzare fra gli attori coinvolti con l’obiettivo di promuovere un’apicoltura di qualità. Mediterranean Cobeeration punta alla creazione di un vera e propria alleanza fra apicoltori che riassuma le caratteristiche comuni dell’attività apistica mediterranea valorizzandone al contempo le differenze per la condivisione di conoscenze antiche e innovazioni tecnologiche, ma anche per creare un fronte comune in grado di pesare sulle scelte dei decisori politici ed istituzionali.
Il fulcro progettuale è rappresentato dall’ape, di cui gli apicoltori si prendono cura, che fra gli insetti impollinatori è quello che maggiormente svolge un ruolo essenziale per gli ecosistemi, garantendone la biodiversità e, in ultima analisi la sopravvivenza della specie umana e dell’intero pianeta. L’ultimo decennio è stato contrassegnato da un progressivo spopolamento degli alveari a livello globale, insidiati da minacce di vario tipo come parassiti, agricoltura intensiva, pesticidi e cambiamenti climatici.
Il progetto valorizza gli apicoltori e il loro legame con i rispettivi territori per lanciare un nuovo modello di sviluppo i cui pilastri siano sostenibilità, tradizione e innovazione attraverso la protezione delle api domestiche, la lotta alla banalizzazione del paesaggio, il miglioramento dell’habitat rurale sulla base di una visione condivisa tra gli attori della filiera del miele, opinione pubblica e istituzioni di livello locale e internazionale.
Metiterranean CoBEEration rappresenta l’evoluzione di un’esperienza decennale di progetti di cooperazione decentrata in alcuni paesi mediterranei da parte di FELCOS Umbria e APAU (Associazione dei Produttori Apistici Umbri), con il supporto dell’iniziativa ART di UNDP, finalizzati al sostegno dell’apicoltura verso una visione più ampia che comprende, oltre la dimensione economica, quella dell’ape e dell’apicoltura come fattori essenziali per la salute ambientale.
Declinato in tre obiettivi specifici, il progetto si pone anche una missione politica trasversale: contribuire all’integrazione e coesione dei paesi che gravitano nell’area mediterranea.
Gli obiettivi specifici
Il primo obiettivo di Mediterranean CobBEEration è rafforzare le associazioni locali e nazionali di apicoltori, aumentarne le competenze tecniche e la capacità di partecipare al dialogo con le istituzioni e i governi per incidere attivamente sulle politiche locali, nazionali e internazionali in ambito agricolo, ambientale e commerciale. A tal fine sono previsti diversi tipi di interventi.
In primo luogo di assistenza tecnica per le istituzioni locali e nazionali per la programmazione dello sviluppo apistico del territorio. Ma anche programmi di formazione per l’allevamento di api nell’ambito di progetti di cooperazione decentrata e il trasferimento delle innovazioni nei paesi interessati. Previste anche campagne di divulgazione e informazione nei paesi coinvolti in collegamento con le istituzioni scientifiche nazionali. Nell’ambito di questo primo obiettivo rientra anche la realizzazione della VI, VII e VIII edizione delForum dell’apicoltura del Mediterraneo rispettivamente in Italia, Tunisia e Marocco. I Forum rappresentano importanti momenti di confronto e di costruzione di un dialogo fra gli operatori apistici provenienti dai diversi territori come impulso per un’attività improntata alla sostenibilità e alla salvaguardia degli ecosistemi naturali del Mediterraneo e della biodiversità delle specie vegetali
Il secondo obiettivo del progetto riguarda un approfondimento delle conoscenze del settore e la ricerca scientifica rivolta allo studio del ruolo delle api e dell’apicoltura nel contrasto al degrado ambientale, alla perdita di biodiversità e alla desertificazione nella prospettiva di utilizzare gli insetti per la difesa e il rinforzo delle aree di rispetto ambientale nonché per valorizzare le risorse territoriali anche dal punto di vista paesaggistico. Fra le attività previste anche la creazione di un Osservatorio sull’Apicoltura del Mediterraneo per il monitoraggio permanente del settore, in grado di raccogliere informazioni e variazioni nei paesi coinvolti e instaurare strategie adeguate di fronte a ed emergenze e problematiche comuni. Il fine di questa struttura è da una parte assicurare che i metodi produttivi valorizzino i prodotti locali di tipo naturale e tradizionale dall’altra favorire lo studio in comune di strumenti tecnici, scientifici, culturali e anche professionali per proteggere la qualità dei prodotti mediterranei da produzioni legate a regole e tradizioni diverse.
Il terzo obiettivo è, infine, una campagna internazionale di sensibilizzazione, CoBEEration Campaign, per una maggiore consapevolezza sulla centralità del ruolo delle api e dell’apicoltura per la qualità della vita del pianeta.
L’impatto che questi insetti hanno sulle nostre esistenze è sottostimato dalla maggior parte delle persone. Pochi sono a conoscenza del fatto che ben l’80% delle specie botaniche con fioritura si riproducono grazie alle api e che un terzo della produzione agricola mondiale dipende dal servizio di impollinazione che esse svolgono a titolo gratuito. Target dell’iniziativa sono opinione pubblica, agricoltori, gli stessi apicoltori, le loro associazioni e gli addetti del comparto, e infine le istituzioni a tutti i livelli per promuovere l’apicoltura da semplice attività economica a Bene Comune attraverso un’alleanza globale fondata sulla protezione delle api e la promozione di politiche settoriali adeguate.
Il fulcro progettuale parte dall’ape, che fra gli insetti impollinatori è quello che maggiormente svolge un ruolo essenziale per gli ecosistemi, garantendone la biodiversità e, in ultima analisi la sopravvivenza della specie umana e dell’intero pianeta. Un terzo delle colture a scopo alimentare dipende dal servizio di impollinazione delle api che permette la riproduzione anche di oltre il 60% delle piante selvatiche. Grazie all’ampio raggio di volo delle bottinatrici, che supera i 3 chilometri, le api funzionano anche come vere e proprie sonde mobili in grado di registrare lo stato di salute dell’ambiente.
L’ultimo decennio è stato contrassegnato da un progressivo spopolamento degli alveari a livello globale, insidiati da minacce di vario tipo come parassiti, agricoltura intensiva, pesticidi e cambiamenti climatici. Mediterranean CoBEEration è un’iniziativa di ampio respiro finalizzata alle protezione delle api e alla valorizzazione dell’apicoltura come attività non solo economica ma di cura e salvaguardia della biodiversità.
Declinato in tre obiettivi specifici, il progetto si pone anche una missione politica trasversale: contribuire all’integrazione e coesione dei paesi che gravitano nell’area mediterranea. L’iniziativa, di durata triennale, coinvolgerà molti paesi fra cui Libano, Marocco, Tunisia, Algeria, Territori Palestinesi e Italia.
L’allevamento di api e la commercializzazione del miele contribuiscono a creare un’identità mediterranea, pur nelle diverse sfumature, in cui alimentazione, ambiente e cultura giocano ruoli essenziali.
Il progetto mette al centro gli apicoltori e il loro legame con i rispettivi territori per lanciare un nuovo modello di sviluppo i cui pilastri siano sostenibilità, tradizione e innovazione attraverso la protezione delle api domestiche, la lotta alla banalizzazione del paesaggio, il miglioramento dell’habitat rurale sulla base di una visione condivisa tra gli attori della filiera del miele, opinione pubblica e istituzioni di livello locale e internazionale.
I partner del progetto, co-finanziato dall’Unione Europea, sono FELCOS Umbria (Fondo di enti locali per la cooperazione decentrata e lo sviluppo umano sostenibile) in qualità di capofila, APIMED (Federazione Apicoltori del Mediterraneo), capofila dell’iniziativa, UNDP (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo), Università di Bologna/ Dipartimento di Scienze e tecnologie Agro-ambientali (DIPSA) e INAT (Istituto Nazionale Agronomico di Tunisia).
Metiterranean CoBEEration rappresenta l’evoluzione di un’esperienza decennale di progetti di cooperazione decentrata in alcuni paesi mediterranei da parte di FELCOS Umbria e APAU (Associazione dei Produttori Apistici Umbri), con il supporto dell’iniziativa ART di UNDP, finalizzati alsostegno dell’apicoltura verso una visione più ampia che comprende, oltre la dimensione economica, quella dell’ape e dell’apicoltura come fattori essenziali per la salute ambientale.