Lombardia: rimborsi fino a 200 euro per lo sport dei ragazzi tra 6 e 17 anni. Chi ne ha diritto.

Domande entro il 29 novembre. A disposizione due milioni di euro.

La Dote Sport è una forma di aiuto (rimborso delle spese sostenute sino a 200 euro) che la Regione Lombardia dà alle famiglie  a basso reddito  per promuovere lo sport tra bambini/e e ragazze/i.

Sono disponibili € 2.000.000,00 ripartiti per ambiti territoriali corrispondenti alle province lombarde, alla Città Metropolitana e, in funzione della sua specificità, al Comune di Milano in base al numero di minori residenti di età 6/17 anni. È prevista una quota del 10% delle risorse a favore delle famiglie aventi minori diversamente abili.

Requisiti di ammissione:

  • Età: 6-17 anni;
  • Appartenenza a nuclei familiari in cui:
    • Almeno uno dei due genitori, o tutore, è residente in Lombardia da non meno di cinque anni;
    • Con ISEE sino a 20.000 (30.000 in caso di minori diversamente abili). Si precisa che questo è il limite per presentare la domanda, la Regione fa poi una graduatoria tra le domande arrivate e SOLO ALCUNE FAMIGLIE (quelle con ISEE più basso) prenderanno il contributo
  • Frequenza del minore, nel periodo settembre 2019 – giugno 2020, a corsi o attività sportive che:
    • Prevedano il pagamento di quote di iscrizione e/o di frequenza superiori a 50 euro;
    • Abbiano una durata continuativa di almeno sei mesi continuativi e siano svolti sul territorio lombardo;
    • Siano tenuti da associazioni o società sportive dilettantistiche “ufficiali” (iscritte al Registro Coni o alla sezione parallela CIP o che risultino affiliate a Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva, ecc)

Di norma ogni famiglia può presentare solo una domanda, tranne quando:

  • si hanno più di 3 figli minori: si possono presentare 2 domande
  • siano presenti minori disabili: si possono presentare domande per tutti i figli d’età 6-17 anni

Per l’assegnazione del contributo (che dovrebbe di norma essere pari a quanto speso sino a 200 euro, ma che potrebbe anche essere inferiore per le famiglie nelle ultime posizioni della graduatoria) la Regione definirà una graduatoria in base all’ISEE. Le persone disabile hanno una quota riservata.

A conclusione del corso sportivo frequentato, la famiglia dovrà presentare la rendicontazione delle spese sostenute (ricevuta di pagamento rilasciata dall’associazione sportiva) Regione Lombardia effettuerà controlli sulle dichiarazioni rese e solo dopo, se tutto risulterà regolare, verrà erogato il contributo.

Le domande si devono presentare telematicamente, su un portale della Regione in un periodo definito. Si consiglia di tenersi informati tramite internet o guardando sul sito del Comune o telefonando al Servizio Sport del Comune di residenza.

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