Emanuela Signorini (Samarate – Varese) con “Nero di mummia” ha vinto il Primo Premio Racconto inedito alla IX edizione del Premio Letterario Nazionale Streghe Vampiri & Co. organizzato da Giovane Holden Edizioni in collaborazione con Associazione Culturale I soliti ignoti. La motivazione: “C’è una strega nel villaggio, una strega che deve essere giustiziata prima che insozzi gli abitanti con chissà quali malie. Il rogo viene fatto, ma lei già è esplosa nel cuore di un giovane pittore, il cui unico scopo di vita diviene ricreare in un dipinto perfetto la sua lugubre bellezza. Ma per far questo, gli saranno necessari componenti molto particolari. Se l’arte vuol sfiorare la realtà, è attraverso i segni maleolenti del degrado e le volute oscure della corruzione che deve passare; se l’uomo vuol inseguire l’eternità di un pieno amore, non potrà non strisciare in un deterioramento efferato, dai contorni morbosi, prossimo della morte. È un barocco pastoso di tenebra quello in cui è intriso questo racconto. Ha primeggiato su su 522 partecipanti e 90 finalisti.
La giuria – presieduta da Enrica Giannelli (poetessa e pedagogista clinica analitica) coadiuvata da Chiara Chiozzi (scrittrice e illustratrice di fantasy) e Francesco Grassi Niccolai (attore teatrale e editor) – ha assegnato anche, come da bando di concorso, alcuni premi speciali. Il primo classificato di ogni sezione (romanzo, racconto e poesia) riceverà in premio la pubblicazione ad personam del proprio elaborato nelle collane di narrativa e poesia di Giovane Holden Edizioni.
Gli altri finalisti sono:
- Il Primo Premio Romanzo inedito è stato assegnato a Wladimiro Borchi (Firenze) autore di “Vivo nel buio”. La motivazione: “Tanto tempo fa… L’autore ci guida nel cuore del bosco, di notte, per farci apprezzare la falsa sicurezza della luce del giorno. Seguiamo quindi la giornata ribelle di un gruppo di ragazzine in pellegrinaggio verso il luogo di un omicidio. La loro avventura non è la sola a essere raccontata, incrociano la loro strada altri personaggi: madri, padri, figlie, amici… buoni, cattivi, e coloro che vivono nel mezzo. I destini di tutti si incrociano nel bosco, manovrati da un bambino fantasma, capriccioso amico immaginario del passato, e guidati verso la salvezza da un angelo diverso, strano, un’anima semplice in un corpo spaventoso. Una scrittura solo apparentemente semplice, diretta, accattivante. Wladimiro Borchi prende un fatto di cronaca e lo trasforma in leggenda metropolitana, in un cerchio soprannaturale come l’eco di una ninna nanna.”
- Il Primo Premio Poesia inedita è stato assegnato a Loredana Bottaccini (Torino) per la lirica “La raccolta del vischio”. La motivazione: “Una ballata che rievoca una tradizione millenaria e il mito celtico del taglio rituale del vischio. Un rito che riconosceva libertà e vitalità al femminile quando la donna, con naturalezza innocente, celebrava il solstizio invernale, il sole invictus sotto i raggi della luna piena. Ci fu un tempo in cui, dalle terre europee, era lontana la logica infernale che con l’accusa di eresia, rivoltò tutta la pienezza culturale di popolazioni che per millenni erano vissute onorando i cicli e i ritmi delle stagioni. Ma il bene e il male cambiano prospettiva a seconda dello sguardo che interpreta, giudica e punisce. Sotto il fiato ringhiante di terrore di una morale che tutto del mondo disprezzava in nome di un domani misterico e anti umanistico, le vergini fanciulle che si dedicavano alla raccolta del vischio furono mutate in malefiche streghe.