L’emendamento promosso dal Credito Cooperativo per una maggiore proporzionalità delle norme bancarie europee ha fatto in modo che ora il processo di recepimento degli standard di Basilea 3+ preveda il negoziato tra i Co-legislatori: lo stesso Parlamento UE, il Consiglio e la Commissione.
La Commissione per i problemi economici e monetari ha adottato la “Posizione negoziale” del Parlamento Europeo sul “Pacchetto bancario 2021” nell’ambito del processo di recepimento degli standard di Basilea 3+ nell’ordinamento bancario dell’Unione.
Tale “Posizione” – che il Parlamento difenderà in sede di Trilogo (il negoziato finale tra Parlamento, Consiglio e Commissione) – comprende anche una modifica all’art. 97 della Direttiva 2013/36/UE (cosiddetta CRD) che inserisce potenziali e significativi alleggerimenti di oneri burocratici impropri per le Banche di Credito Cooperativo-Casse Rurali-Casse Raiffeisen e altre tipologie di banche cooperative e/o locali.
Federcasse, la Federazione italiana delle Banche di Credito Cooperativo-Casse Rurali-Casse Raiffeisen alla quale aderiscono anche le Capogruppo dei Gruppi Bancari Cooperativi Iccrea e Cassa Centrale, valuta con favore lo sforzo di bilanciamento del Parlamento Europeo. Da una parte, si è cercato di non stravolgere l’impianto iniziale proposto dalla Commissione. Dall’altra parte, pur preservando più possibile la coerenza con gli Accordi del Comitato di Basilea del dicembre 2017 (Basilea 3+), il compromesso raggiunto in Parlamento ha prestato attenzione a talune peculiarità dell’industria bancaria europea e alla necessità di continuare ad assicurare adeguati flussi di finanziamento a famiglie ed imprese in una nuova fase particolarmente delicata dell’economia, dopo la pandemia.
“Federcasse pone particolare attenzione alle decisioni del Parlamento in tema di proporzionalità”, ha affermato Augusto dell’Erba, presidente di Federcasse. “Pur essendo non risolutive, procedono nella giusta direzione. Nell’auspicio che vengano accolte dal Consiglio e dalla Commissione in sede di negoziato finale, tali proposte normative dovrebbero aiutare le Autorità di vigilanza a meglio calibrare l’attività di supervisione nei confronti di tutte le banche di minori dimensioni e anche per le banche mutualistiche di comunità quali sono le Banche di Credito Cooperativo, le Casse Rurali e le Casse Raiffeisen”.
“Infine, rivolgiamo un pensiero riconoscente anche al Parlamento Italiano – si legge nella Nota di Federcasse – che nella precedente legislatura ha dedicato molta attenzione e speciale impegno al percorso del Credito Cooperativo e che aveva chiesto con forza e per tempo l’intervento del Legislatore europeo per rendere più adeguate le norme bancarie. Siamo certi che anche il Parlamento in carica non farà mancare il proprio pieno e convinto supporto nella fase finale del processo di produzione normativa che entro il 2023 approverà definitivamente il “Pacchetto bancario 2021”.
La Federazione italiana del Credito Cooperativo proseguirà nelle prossime settimane l’interlocuzione con le Istituzioni europee in vista del Trilogo, con l’auspicio che quanto concretamente prodotto dal Parlamento in materia di proporzionalità strutturale delle norme venga confermato e ulteriormente migliorato.