Apre il bando rivolto alle micro, piccole e medie imprese del Distretto del Commercio di Varese

Previsti finanziamenti a fondo perduto per 200 mila euro

Apre oggi, 23 giugno, il bando rivolto alle micro, piccole e medie imprese presenti nell’area territoriale del Distretto del Commercio di Varese, con un contributo complessivo a fondo perduto di 200 mila euro. Possono beneficiare del finanziamento attività di ristorazione, somministrazione di cibi e bevande, attività commerciali, artigianato di servizio e servizi alla persona con una vetrina su strada o con locali accessibili direttamente al pubblico. Il ventaglio delle spese ammissibili include ad esempio opere di ristrutturazione, ammodernamento dei locali, lavori per il miglioramento di facciate, insegne, dehors, vetrine, arredi o attrezzature. Tra le novità poi, il fatto che siano incluse anche le spese per affitti e per la prima volta la possibilità di aderire al bando anche per le attività commerciali dei mercati cittadini. A presentare l’iniziativa per lo sviluppo del tessuto economico varesino, la vicesindaca Perusin, Roberto Tanzi di Ascom, Alessandra Rossi di Confesercenti e Graziella Pomi di Aime.

«Il bando – spiega la vicesindaca Ivana Perusin – intende fornire un’azione di supporto al tessuto imprenditoriale della città, per rendere ancora più attrattive e competitive le attività commerciali grazie ad esempio all’opportunità di riqualificare e rinnovare strutture e servizi. Per la prima volta inoltre vengono incluse anche le attività ambulanti del mercato cittadino, dando modo di realizzare nuove tende secondo standard determinati, utilizzando i colori bianco, écru e rosso, per rendere più omogeneo e curato il mercato cittadino”.

Il bando rientra nell’ambito del progetto di Regione Lombardia “Sviluppo dei distretti del commercio 2022-2024”, con cui il Comune di Varese ha ottenuto il massimo contributo previsto, pari a 630 mila euro, come progetto di eccellenza. Di questo importo, un finanziamento di 200 mila euro va dunque come agevolazione alle imprese, per favorire sia la ripartenza delle attività economiche e dei servizi agli utenti sia l’avvio di nuove attività presenti nell’area del Distretto del Commercio di Varese.

Per la presentazione delle proposte sono previste due scadenze, ognuna delle quali comporta un importo totale di 100 mila euro. La prima finestra temporale comprende le spese sostenute da marzo 2022 a settembre 2023, con termine di presentazione della domanda entro il 31 luglio. La seconda finestra per le spese sostenute da maggio a 2023 ad aprile 2024, con termine di presentazione della domanda entro il 31 dicembre. Il contributo erogato alle singole imprese potrà avere un importo massimo pari ad 5 mila euro, per favorire un numero più esteso di soggetti imprenditoriali.

SOGGETTI BENEFICIARI E REQUISITI

Possono presentare istanza di contributo le Micro, Piccole o Medie imprese (PMI), come individuate all’art .2 dell’ allegato 1 del Reg. UE n. 651/2014, che svolgono attività di ristorazione, somministrazione di cibi e bevande, vendita diretta al dettaglio di beni e servizi (commercio, artigianato di servizio e di produzione solo se accompagnato da vendita diretta dei prodotti oggetto dell’attività, terziario) ovvero attività di prestazione di servizi alla persona localizzate all’interno dell’ambito territoriale del Distretto del Commercio di Varese.

Le imprese svolgenti le predette attività possono partecipare al bando qualora in possesso dei seguenti requisiti a pena di non ammissione:

⦁ Essere Micro Piccole e Medie Imprese (MPMI) ai sensi dell’allegato 1 del Reg. UE n. 651/2014;

⦁ Essere iscritte al Registro delle Imprese della Camera di commercio e risultare attive;

⦁ disporre di una unità locale, oppure impegnarsi ad aprire, entro il termine di conclusione del bando, una unità locale, che sia collocata all’interno dell’ambito territoriale del Distretto del Commercio e che :

⦁ abbia vetrina su strada o situata al piano terreno degli edifici o all’interno delle corti;

⦁ disponga di locali direttamente accessibili al pubblico presso cui si sono esercitate le predette attività ammesse;

L’area del Distretto del Commercio di Varese e l’elenco delle vie collocate nel suo ambito territoriale sono visionabili nell’ Allegato A.

Sono escluse dal bando le imprese che svolgono, nell’unità locale presso cui vengono realizzati gli interventi oggetto di contributo, quale attività primaria o secondaria risultante dalla visura camerale, di cui ai seguenti codici ATECO:

⦁ 92.00.02 Gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a gettone

⦁ 92.00.09 Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse

Per accedere al contributo, le imprese che detengono apparecchi per il gioco d’azzardo lecito devono impegnarsi formalmente a rimuovere, alla scadenza del contratto di installazione stipulato con il concessionario, gli apparecchi per il gioco d’azzardo lecito eventualmente detenuti a qualsiasi titolo e non possono procedere con nuove installazioni dalla data di presentazione della domanda di contributo e per i successivi tre anni dall’erogazione del contributo.

⦁ Per i soggetti di cui all’art. 85 del D.Lgs. 6 settembre 2011 n. 159 (c.d. Codice delle leggi antimafia) non devono sussistere cause di divieto, di decadenza, di sospensione di cui all’art. 67 del citato D.Lgs.;

⦁ Con riferimento al regime “De minimis” ai sensi del REG.UE n. 1407/2013, non devono rientrare nel campo di esclusione di cui all’art. 1 del suddetto Regolamento.

Sono ammissibili anche gli aspiranti imprenditori che soddisfino i seguenti requisiti

⦁ Non avere cause di divieto, di decadenza, di sospensione di cui all’art. 67 del D.Lgs. 6 settembre 2011 n. 159 (c.d. Codice delle leggi antimafia);

⦁ Avviare in via effettiva, entro la data di presentazione della rendicontazione (31 dicembre 2023 per le imprese che partecipano alla prima finestra temporale e 30 giugno 2024 per le imprese che partecipano alla seconda finestra temporale) un’ attività economica in unità locale all’interno dell’ambito territoriale del Distretto del Commercio;

Per tutti i richiedenti i requisiti di ammissibilità devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda di contributo, ad eccezione di una nuova apertura di una unità locale all’interno del territorio del Distretto, che dovrà essere attiva entro la data di presentazione della rendicontazione ovvero:

⦁ 31 dicembre 2023 per le imprese che partecipano alla prima finestra temporale (spese sostenute dal 28.03.2022 al 30.09.2023)

⦁ 30 giugno 2024 per le imprese che partecipano alla seconda finestra temporale ( spese sostenute 1.05.2023 al 30.04.2024)

Possono presentare istanza di contributo anche i soggetti, dotati dei requisiti di ammissibilità sopraindicati :

⦁ titolari di attività di commercio su area pubblica che, in luogo di una unità locale, dispongano all’interno dei Mercati cittadini (mercato del Lunedì di Piazza Repubblica e di Piazzale De Gasperi, mercato del Martedì, del Giovedì e del Sabato di Piazza Repubblica) di almeno n. 2 (due) concessioni di suolo pubblico;

⦁ titolari di esercizi ubicati nel centro commerciale presente nell’area del Distretto del commercio di Varese, sebbene posizionati a piani diversi dal piano terra da cui hanno l’accesso.

⦁ titolari di attività di servizi alla persona che non soddisfano il requisito di avere vetrina su strada o essere situate al piano terreno degli edifici o all’interno dei locali.

Le imprese richiedenti devono essere in regola con il pagamento dei tributi locali relativi all’esercizio 2022 e precedenti spettanti al Comune di Varese ovvero, in presenza di pendenze relative all’esercizio 2022 e precedenti, devono aver presentato istanza ai competenti uffici comunali per la concessione di una dilazione dei pagamenti in forma rateizzata come previsto all’art 6 bis del vigente

Regolamento per l’attuazione della L.27 luglio 2000, n.212, recante disposizioni in materia di Statuto dei diritti del contribuente, e l’autorizzazione deve essere ottenuta prima dell’erogazione del contributo;

In fase di erogazione finale del contributo, le imprese beneficiarie dovranno essere in regola con gli obblighi contributivi, come attestato dal Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC). In caso di accertata irregolarità in fase di erogazione, verrà trattenuto l’importo corrispondente all’inadempienza e versato agli enti previdenziali e assicurativi, ai sensi della L. 98/2013, art. 31 commi 3 e 8-bis.

Inoltre, in fase di erogazione non dovranno essere destinatari di ingiunzioni di recupero pendente per effetto di una decisione di recupero adottata dalla Commissione europea ai sensi del Reg. (CE) n. 1589/2015 qualora abbiano ricevuto e successivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1589/2015.

I soggetti privati beneficiari finali del contributo regionale, dovranno sottoscrivere una dichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/2000 che attesti il rispetto dei requisiti di cui sopra.

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