Liuc e Università dell’Insubria promosse da Almalaurea

laureata Liuc
Almalaurea a giugno presenta l’analisi delle performance dei 77 atenei italiani che appartengono al consorzio diretto da Marina Timoteo e presieduto da Ivano Dionigi

LIUC ancora al top su dati e tempi di occupazione per Almalaurea e Università dell’Insubria sempre in alto nelle classifiche Almalaurea.

Almalaurea a giugno presenta l’analisi delle performance dei 77 atenei italiani che appartengono al consorzio diretto da Marina Timoteo e presieduto da Ivano Dionigi. I dati sono stati presentati oggi durante il convegno «Mobilità territoriale dei laureati: quale sostenibilità?»ospitato all’Università di Palermo, con il sostegno e la partecipazione del Ministero dell’Università e della ricerca. Come sempre sono stati elaborati due dossier: uno sul profilo dei laureati e uno sulla condizione occupazionale a un anno e a cinque anni dal titolo, con dati che compongono un rapporto generale sull’andamento del mondo universitario e dati personalizzati sui singoli atenei. In tutto sono stati coinvolti circa 281mila laureati del 2022, per elaborare una fotografia che ne contenga le principali caratteristiche, e 670mila laureati per l’analisi dei risultati raggiunti nel mercato del lavoro.

I risultati dell’Università dell’Insubria

A un anno dal conseguimento del titolo, l’86% dei dottori triennali non iscritti a un corso di secondo livello ha un lavoro: un netto miglioramento rispetto al 79,7% del rapporto 2022, con un distacco sempre più significativo sulla media nazionale del 75,4%, e anche alla media lombarda che è del 81,4%, e con una retribuzione di 1.416 euro mensili, maggiore della media italiana di 1.332 euro.

Resta molto elevato il tasso di occupazione dei laureati magistrali: a un anno dal titolo è dell’84,3%, con uno stacco netto sulla media nazionale del 77,1% e una retribuzione di 1.473 euro; a cinque anni dal titolo è del 92,3%.

Il commento del magnifico rettore dell’Università dell’Insubria Angelo Tagliabue: «L’Università degli Studi dell’Insubria fa dell’attenzione agli studenti uno dei suoi punti di forza. I dati Almalaurea confermano come questa sia la scelta giusta: i nostri studenti si laureano in corso e sono soddisfatti di un’esperienza formativa durante la quale hanno sviluppato le competenze giuste per entrare nel mondo del lavoro. In particolare, le percentuali in crescita degli studenti che compiono un’esperienza all’estero (superiori alla media nazionale) sottolineano lo sforzo che l’ateneo ha messo in campo in termini di internazionalizzazione incrementando le convenzioni con le università estere e supportando i nostri studenti in un percorso che rappresenterà un ottimo biglietto da visita per il loro futuro».

Spiega Michela Prest, delegata alla Comunicazione e Orientamento: «Il report di Almalaurea presenta ancora una volta un quadro molto positivo per i laureati Insubria sia in termini di durata degli studi che di ingresso nel mondo del lavoro. Da delegata all’orientamento, vorreisottolineare la percentuale di laureati provenienti da istituti tecnici, superiore alla media nazionale, indicazione della capacità dell’ateneo di comunicare alle scuole di ogni ordine l’importanza della formazione terziaria sia in termini di crescita personale che di migliori opportunità in ambito lavorativo».

Ma chi sono i laureati Insubria, fotografati nel dossier dedicato all’analisi del profilo?

Scorrendo i dati, si evince che il 3,5% è di cittadinanza estera, il 6,5% proviene da fuori regione, il 57,5% ha un diploma di tipo liceale, il 35,4% un diploma tecnico.

L’età media alla laurea è 24,8 anni, il 72,1% termina l’università in corso e il voto medio di laurea è 102,8 su 110. Il 55,5% dei laureati ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi, il 9,5% ha compiuto un’esperienza Erasmus, il 69, 8% ha svolto un’attività lavorativa durante gli studi.

Infine, l’opinione dei laureati. Il 90,5% è soddisfatto del rapporto con il corpo docente e l’87,6% ritiene il carico di studio adeguato alla durata del corso, l’84,6% (l’anno scorso 81,2%) considera le aule adeguate, il 92,2% giudica positiva l’esperienza universitaria nel suo complesso.

I risultati della Liuc

Il fattore tempo conta molto per chi si affaccia al mondo del lavoro. Tempo inteso come rapidità nel completare il percorso di studi ma anche tempo necessario ad ottenere una prima occupazione. Lo sanno bene i laureati della LIUC – Università Cattaneo, che mediamente impiegano 1,9 mesi dalla data di laurea per trovare lavoro, a fronte di una durata media del percorso molto breve (pari a 2,3 anni) e a una percentuale molto alta di studenti che si laureano in corso (92.6%).

Sono dati che emergono dal rapporto 2023 su Profilo e condizione occupazionale dei laureati di Almalaurea, consorzio interuniversitario che raggruppa ad oggi 80 atenei italiani, tra cui appunto anche la LIUC. Il Rapporto è stato presentato oggi, lunedì 12 giugno 2023.

“Rispetto allo scorso anno – commenta Luigi Rondanini, Responsabile dell’area Student & Company Engagement – si registra un miglioramento delle statistiche: ad un anno dalla laurea magistrale, infatti, risulta occupato il 90.4% dei laureati in Economia Aziendale (lo scorso anno era l’88,3%), mentre Ingegneria Magistrale si attesta al 93.1% (contro il dato precedente, pari a 91,7%). Si conferma anche l’elevata percentuale degli stage effettuati durante il corso di studi (il 69% fa questa esperienza) e degli studenti che hanno svolto un periodo all’estero riconosciuto dal corso di studio (23.5%)”.

Anche sul lungo periodo, si evidenziano ottime performance: a distanza, infatti, di 3 anni dalla laurea si registra il 97.1% degli occupati per Economia e il 95.3% per Ingegneria. A distanza di 5 anni, invece, Economia si attesta al 94.6% ed Ingegneria arriva al 100% di occupati (tasso di disoccupazione nullo).

“Nella nostra attività a fianco di studenti e laureati – commenta ancora Rondanini – ci facciamo ispirare dalle aziende rispetto alle richieste attuali del mondo del lavoro. Per questo abbiamo potenziato alcune attività legate al mondo delle soft skills, come il test di analisi comportamentale, offerto a tutti i laureandi interessati e finalizzato a migliorare la conoscenza di sé stessi per individuare i settori e i profili ideali rispetto alle proprie caratteristiche. Inoltre, abbiamo avviato un percorso di self awareness che prevede attività di gruppo e individuali, volte a creare negli studenti una maggiore consapevolezza, tanto delle proprie capacità quanto delle proprie aree di miglioramento”.

 Soddisfazione sui risultati condivisa dal Presidente dell’Università, Riccardo Comerio: “La diffusione dei dati del Consorzio Almalaurea è sempre un’occasione utile per fare il punto su dove siamo e dove stiamo andando. Non solo: è un’opportunità per analizzare il contesto complessivo in  cui si inserisce l’attività della LIUC e per sviluppare sempre nuove iniziative che ci consentano di essere competitivi con i nostri corsi e i servizi offerti agli studenti”.

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