“I segreti che hanno determinato il successo o il fallimento delle comunità e dei territori del nostro paese: accesso universale a sanità ed istruzione, forza cooperativa che moltiplica le energie individuali, partecipazione, cittadinanza attiva”, ha spiegato al Festival dell’Economia Civile Leonardo Becchetti, Direttore del Festival Nazionale dell’Economia Civile e co-fondatore NeXt – Nuova Economia per Tutti. “Il consenso verso questo modo nuovo di vedere l’economia che punta a soddisfazione e ricchezza di senso di vita sta crescendo ed ha avuto proprio in questi giorni incoraggiamenti dal presidente Sergio Mattarella e da Papa Francesco che hanno espressamente parlato dell’economia civile come speranza e possibile risposta. Più di duecento professori hanno firmato in questi giorni un manifesto in favore di questa visione più larga dell’economia. Questa visione diversa ci aiuta ad individuare le risposte più promettenti alle crisi dei nostri tempi. La logica delle comunità energetiche e delle comunità di cura indica come la coprogrammazione tra settore pubblico, not for profite imprese profit aumenta le nostre capacità di risposta ai problemi. Economia civile vuol dire in sintesi una visione più larga e meno asfittica di persona, impresa, valore e politica economica per costruire una società dove il traguardo è la generatività che si realizza creando un valore economico che non avvilisce ma semina valori e non mette a rischio la sostenibilità e il nostro futuro sul pianeta. La logica del festival è quella di unire i generativi, censire ed approfondire le caratteristiche delle buone pratiche di cui è pieno il paese”.
“Nel nostro “Paese c’è già “tanta” economia civile alla quale possiamo guardare con fiducia e speranza”, ha detto Augusto dell’Erba, Presidente di Federcasse – Federazione delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali. “Qui a Firenze abbiamo incontrato e apprezzato tanti giovani motivati, consapevoli delle emergenze e anche degli orizzonti che hanno di fronte e mi sembrano tutti decisi ad intervenire. Abbiamo anche conosciuto giovani sindaci che lavorano in silenzio per costruire comunità “integralmente “sostenibili, partecipate, davvero ispirate al bene comune. Questa freschezza e questa energia aiuteranno l’economia civile a diffondersi anche dal basso, posto che questi temi. Come banche cooperative di comunità continueremo con convinzione a sostenere questo momento essenziale di confronto e dibattito; e sui territori a lavorare per sostenere le comunità in chiave di inclusione e nella logica della mutualità bancaria.
A Palazzo Vecchio è stato firmato il “Manifesto per una Nuova Economia” da 210 professori universitari italiani e stranieri. Il Manifesto, è stato spiegato, impegna a sviluppare tre punti fondamentali: “Inserire la sostenibilità e l’economia civile come materie trasversali in tutti i corsi di laurea; lo sviluppo di alleanze tra università, terzo settore e imprese a supporto delle comunità locali e, infine, avere a disposizione strumenti di valutazione della sostenibilità integrale per le università e i progetti realizzati”.