Dopo tre anni di assemblee a distanza a causa della pandemia e quella dello scorso anno celebrata nel salone don Besana della nostra sede di Busto Garolfo (nella foto sopra), con questo 2024 torniamo a riunirci al teatro Sociale di Busto Arsizio. Un appuntamento, fissato per domenica 28 aprile, decisamente importante e dal valore anche simbolico visto quanto accaduto negli anni passati, che ci porterà ad approvare il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023 e a rinnovare gli esponenti del consiglio di amministrazione per il prossimo triennio.
E se i dati ufficiali di bilancio verranno presentati ai soci nelle prossime settimane («anche quest’anno abbiamo registrato valori importanti e ulteriormente migliorato i nostri indici di solidità», anticipa il nostro direttore generale, Roberto Solbiati), è già stata definita la lista dei candidati proposta dal consiglio di amministrazione uscente, che potete trovare a pagina 10 di questo numero della Voce. Nei mesi scorsi, infatti, sono state esperite tutte le procedure preliminari previste dallo statuto per la presentazione delle candidature, che sono state valutate dalla nostra commissione elettorale e che rispettano sia i requisiti di idoneità definiti dal decreto di attuazione dell’articolo 26 del testo unico bancario entrato in vigore il 30 dicembre 2020 (ovvero «possedere requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza, soddisfare criteri di competenza e correttezza e dedicare il tempo necessario all’efficace espletamento dell’incarico, in modo da garantire la sana e prudente gestione della banca») sia i requisiti previsti nella politica di idoneità degli esponenti delle società vigilate adottata dal gruppo bancario cooperativo Iccrea per recepire, secondo il principio di proporzionalità, la disciplina europea che concorre alla definizione di un quadro più ampio di regolamentazione e best practice in tema di composizione degli organi aziendali nelle banche.
In particolare, oltre alla norma sulla parità di genere, la lista dei candidati che viene sottoposta ai soci rispetta i requisiti richiesti dal Gruppo in tema di ricambio generazionale che, come è noto, prevedono che l’età media dei componenti del consiglio di amministrazione sia al massimo pari a 65 anni; che in occasione del rinnovo totale del consiglio di amministrazione vi sia la presenza di almeno un componente con età inferiore a 45 anni al momento della candidatura; che vi sia almeno un componente al suo primo mandato e che l’anzianità di carica complessiva media dei componenti (data dal numero dei mandati già ricoperti nella banca da ciascun esponente diviso il numero degli amministratori) non sia superiore a 5 mandati interi.
Ma, come si vede dall’ordine del giorno, l’appuntamento del 28 aprile è doppio, dal momento che oltre all’assemblea ordinaria si terrà anche quella straordinaria, che si rende necessaria in quanto siamo stati chiamati dal Gruppo a modificare una serie di articoli dello statuto; in realtà anche del regolamento elettorale ed assembleare, ma quest’ultimo è materia di assemblea ordinaria.
Venendo a una prima panoramica delle modifiche statutarie, che sono state autorizzate lo scorso 18 dicembre dalla Bce (banca centrale europea) a cui il gruppo bancario cooperativo Iccrea ha presentato apposita istanza, nell’articolo 14 viene integrato l’elenco delle cause di esclusione dei soci con la nuova previsione relativa ai soci non operativi per un determinato periodo di tempo, al fine di rafforzare i poteri della banca per escludere i soci cosiddetti “inerti” (cioè che non hanno intrattenuto rapporti bancari con la società negli ultimi sei mesi consecutivi), ivi compresi quelli rispetto ai quali la banca abbia ritenuto opportuno recedere dai rapporti anche in relazione a notizie di reato o ad altre circostanze pregiudizievoli.
Nell’articolo 30, quello che regolamente l’assemblea ordinaria, viene sostituito il riferimento al capitale ammissibile con quello al capitale di classe 1, in coerenza con la definizione di grande esposizione contenuta nell’articolo 392 della Crr2, ovvero nell’ambito della riforma sostanziale del quadro regolamentare dei servizi finanziari voluto dall’Unione europea per aumentare la resilienza degli enti finanziari all’indomani della crisi finanziaria scoppiata nel 2007-2008. Nell’articolo, inoltre, viene esplicitato che il parametro di riferimento per le esposizioni verso gli esponenti aziendali è rappresentato dai fondi propri, in conformità con quanto previsto dalle disposizioni di vigilanza.
Nell’articolo 32 dello statuto, che riguarda la composizione del consiglio di amministrazione, viene integrato l’elenco delle cause di ineleggibilità e decadenza al fine di anticipare, per talune fattispecie di reato, l’ineleggibilità e la decadenza dell’esponente all’emanazione di sentenza di condanna non definitiva.
All’articolo 33, sulla durata in carica degli amministratori, viene inserito un nuovo testo in base al quale l’anzianità di carica complessiva media dei componenti del CdA, calcolata tenendo in considerazione il numero dei mandati interi e consecutivi già ricoperti nella banca da ciascun esponente diviso il numero degli Amministratori, non può essere superiore a 5.
Queste e le altre modifiche richieste dalla capogruppo al testo dello statuto verranno più nel dettaglio presentate a tutti i soci nel corso delle prossime settimane, così come quelle deliberate dal consiglio di amministrazione della capogruppo e riguardanti il regolamento assembleare ed elettorale. Qui, per quanto riguarda il regolamento, ci limitiamo a segnalare l’introduzione nell’articolo 20 (che norma la “valutazione preventiva dei candidati”) di un nuovo comma in cui viene precisato, in conformità con quanto previsto dalla politica di gruppo in materia di formazione degli esponenti delle società vigilate, che, in occasione del rinnovo cariche, la verifica del conseguimento dei crediti formativi deve essere effettuata non solo per gli amministratori ma anche per i sindaci precedentemente in carica.