Dipendenti BCC bloccano la clonazione dei bancomat

Hanno notato lo skimmer (l’apparecchio utilizzato per clonare le carte bancomat) e una piccola telecamera per riprendere il codice della tessera e hanno avvisato i carabinieri. Alcuni dipendenti della nostra Bcc sono stati determinanti per assicurare alla giustizia tre persone di nazionalità bulgara ritenute responsabili della clonazione di alcune tessere bancomat. Il fatto è accaduto sabato 4 dicembre, quando un dipendente della nostra Bcc ha notato che all’interno dello sportello bancomat della filiale di Villa Cortese c’erano due apparecchiature elettroniche. È scattata la segnalazione ai carabinieri. Poche ore dopo l’appostamento, un uomo è stato notato entrare nella zona del bancomat e allontanarsi alcuni istanti più tardi, diretto verso un’auto. I militari sono intervenuti e lo hanno bloccato: si tratta di T.T., 21 anni; fermata anche la donna che era alla guida dell’auto: M.I., 37 anni, entrambi di nazionalità bulgara. Lo skimmer, prima presente sul bancomat, è stato trovato nel giubbotto del ragazzo. I carabinieri hanno perciò perquisito sia l’auto, sia l’abitazione dei bulgari a Busto Garolfo, dove hanno trovato altro materiale per la clonazione dei bancomat, alcune carte di credito e delle bande magnetiche. In casa c’era anche V.T., 35 anni, che è stato ritenuto complice dei due connazionali. I due uomini sono stati arrestati con l’accusa di clonazione di apparecchiature bancomat in concorso e portati nel carcere milanese di San Vittore. Solo denunciata la donna, perché madre di un bambino piccolo.

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