In un anno carico di tensioni e conflitti confermato il grande valore delle Bcc

Scazzosi: «Famiglie, imprese e territorio hanno potuto contare su di noi, perché nella propria operatività quotidiana abbiamo tenuto fede al nostro impegno di contribuire al bene comune, creando valore condiviso per tutti gli attori della comunità di riferimento»

«L’anno scorso, in occasione dell’assemblea di Federcasse, abbiamo celebrato il 140° della costituzione della prima Cassa Rurale, a Loreggia, in provincia di Padova, da parte di Leone Wollemborg, un giovane che aveva 24 anni nel 1883. La sua idea era quella di “aiutare i bisognosi ad aiutare loro stessi ed aiutarsi tra di loro”. Ed è esattamente su questa formula che si è sviluppata nel tempo la finanza mutualistica, che ancora oggi dimostra tutta la sua valenza e si configura come una modernissima risposta alle esigenze delle persone, delle imprese, delle comunità. Di più: l’originale modello mutualistico, così come declinato nell’operatività dalle Bcc e dalle casse rurali, contribuisce alla diversità dei fini delle imprese bancarie e alla stabilità del sistema e concorre al raggiungimento della sostenibilità, concetto che è presente da decenni nei nostri statuti: in ottica ambientale, sociale e intergenerazionale».
Nel presentare la relazione del consiglio di amministrazione al bilancio, il presidente Roberto Scazzosi è partito dal ricordare la storia e i valori che sono alla base del movimento della cooperazione del credito, per poi dare uno sguardo alla situazione internazionale e nazionale. «Venendo all’anno appena passato, va detto che pur nel perdurare del conflitto in Europa, nella seconda metà del 2023 l’economia globale si era andata normalizzando dopo gli shock degli ultimi anni, ma con lo scoppio del conflitto in Medio Oriente si sono riacuiti segnali di rallentamento dell’attività economica che si stanno protraendo anche in questo 2024 e, così, nonostante il calo dell’inflazione, le prospettive di crescita nell’area euro rimangono deboli. In Italia, le famiglie hanno dovuto fare i conti con il forte rincaro dei prezzi al consumo, pari al 10% tra gennaio 2022 e dicembre 2023, e solo il moderato calo dell’inflazione, le buone condizioni del mercato del lavoro e l’allontanamento del rischio di una una vera e propria recessione hanno contribuito a calmierare gli effetti negativi della crescita dei prezzi sul potere d’acquisto delle famiglie».
Venendo all’industria bancaria, invece, Scazzosi ha sottolineato che «è proseguita la diminuzione del numero degli istituti di credito nell’area euro e il processo di razionalizzazione delle strutture fisiche, con l’Italia che in un anno ha perso quasi 700 sportelli, un problema particolarmente sentito anche nell’Altomilanese e in provincia di Varese, dove restiamo l’unico istituto di credito che non solo non chiude filiali, ma conferma la propria vocazione di presenza fisica a servizio delle comunità, come del resto l’intero Gruppo bancario cooperativo Iccrea, di cui orgogliosamente siamo parte e che conta su un’articolazione territoriale di 2.419 sportelli – per oltre il 56% localizzate in Lombardia, Veneto, Toscana ed Emilia-Romagna – con una quota di mercato a livello nazionale pari al 12%. Complessivamente, in Italia, le filiali delle Bcc sono diminuite in misura molto modesta, strettamente fisiologica al processo di consolidamento in atto, e i comuni in cui le banche di credito cooperativo costituiscono l’unica presenza bancaria è aumentato rispetto al precedente esercizio e a fine 2023 le Bcc-CR sono l’unica presenza bancaria in 740 Comuni. Inoltre, le Bcc-CR sostengono in diversi modi le esigenze delle comunità locali. In primo luogo, attraverso donazioni e sponsorizzazioni, che hanno superato i 68 milioni di euro reso possibili circa 40mila iniziative di finalità didattica, premi allo studio, attività sportive, culturali, ambientali, assistenziali e ricreative, oltre alla promozione del territorio. Inoltre le nostra banche, attraverso le tante associazioni mutualistiche promosse, offrono soluzioni di welfare nell’ambito della salute, della cultura e del supporto alla famiglia».
La relazione del presidente è poi proseguita parlando della nostra Bcc. «Anche nel 2023, famiglie, imprese e territorio hanno potuto contare su di noi, perché nella propria operatività quotidiana abbiamo tenuto fede al nostro impegno di contribuire al bene comune, creando valore condiviso per tutti gli attori della comunità di riferimento. A partire dalle famiglie in difficoltà e a chi vive nella povertà assoluta, infatti il nostro 2023 si è chiuso, come da tradizione, con il dono dei pasti caldi alle cosiddette “mense dei poveri”. La donazione destinata alle mense dei poveri fa parte dei complessivamente quasi 90mila euro che la Bcc ha destinato, nel solo mese di dicembre 2023, a circa 30 associazioni ed enti caritativi variamente impegnati a sostenere le persone in difficoltà. Molteplici, poi, i contributi erogati a favore di associazioni sportive e progetti che hanno come obiettivo la crescita educativa dei ragazzi: ambito al quale dedichiamo da sempre un’attenzione prioritaria, nella convinzione che le giovani generazioni rappresentino il più importante fattore di sviluppo per il nostro territorio e che su di esse sia necessario investire per il futuro delle nostre comunità, anche attraverso le nostre attività di educazione finanziaria, che mettiamo in atto sin dalle scuole primarie. Altro ruolo-chiave giocato dalla nostra Bcc è quello di creatrice di reti, di iniziative di cooperazione che coinvolgono gli attori fondamentali dello sviluppo economico, ovvero le associazioni locali di categoria. Complessivamente, nel 2023 la nostra Bcc ha erogato contributi per circa mezzo milione di euro sotto forma di sponsorizzazioni, patrocini, partecipazioni o compartecipazioni a iniziative, beneficenze e donazioni. Associazioni, onlus, scuole, ospedali, comuni, parrocchie, gruppi ed enti di ogni tipologia, settore e dimensione hanno beneficiato del sostegno della nostra Banca nel rispetto di un rigoroso iter che tutela la trasparenza e garantisce l’efficacia di ogni intervento, dettagliando e rendicontando quanto svolto. Allo stesso modo, precise norme sottendono la concessione di patrocini, la partecipazione a comitati d’onore e la compartecipazione a iniziative».
Senza enumerare e menzionare tutte le realtà e le iniziative che hanno ricevuto il sostegno della nostra Bcc, Roberto Scazzosi ha ricordato che tutti gli interventi della nostra banca sono raggruppabili in quattro macro-aree: socio-sanitaria, culturale-artistica, educativa e sportiva. Con una voce a sé è dedicata ai contributi destinati alle istituzioni della Chiesa, tradizionalmente legate ai nostri valori e alla nostra storia.
«Molte delle iniziative che promuoviamo e sosteniamo vengono seguite dal nostro braccio operativo, Ccr Insieme Ets -ha ripreso Scazzosi-. Come sapete, la mutua è stata promossa dalla nostra banca e ne siamo socio fondatore e socio sostenitore. La sua costituzione è dunque stata una scelta precisa per concretizzare quanto previsto dall’articolo 2 del nostro statuto, ovvero favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, e al contempo perseguire il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi, promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l’educazione al risparmio e alla previdenza. Ccr Insieme Ets, la nostra mutua volontaria di comunità, è una risposta al bisogno di maggiori tutele espresse da ognuno di noi e un aiuto concreto per i nostri soci. Una struttura di mutuo soccorso, dunque, che è senza ombra di dubbio l’elemento valoriale distintivo del credito cooperativo, quello che esprime in concreto la vicinanza alle persone, alle famiglie, alle comunità territoriali. E quindi rivolgo a tutti il caldo invito a iscriversi a Ccr Insieme Ets, perché la mia speranza è che ogni socio della Bcc diventi socio anche della nostra mutua».

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