La Bcc sale in cattedra al Tosi per una lezione di marketing

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Momento della lezione di marketing che la nostra Bcc ha portato all’istituto Tosi di Busto Arsizio

Come nasce uno spot? Quali obiettivi si pone? A queste e ad altre domande hanno risposto Maria Barbara Testa e Simone Mantovani, rispettivamente responsabili del Marketing e delle Relazioni esterne della nostra Bcc, durante l’incontro con gli studenti dell’Itc “Enrico Tosi” di Busto Arsizio. Mercoledì 9 aprile, infatti, la nostra Banca è “salita in cattedra” per una lezione di marketing promossa dall’istituto tecnico commerciale. «Sono state le caratteristiche della banca stessa che ci hanno spinto a chiedere un loro intervento», ha spiegato Rosaria Ramponi, responsabile delle relazioni tra scuola e mondo del lavoro dell’Itc di Busto Arsizio. Il tema su cui la nostra Bcc è stata chiamata a presentare una relazione era «Com’è cambiato il rapporto tra clienti e banche. E una dimostrazione concreta di queste evoluzioni sono gli spot pubblicitari». Una cinquantina gli alunni delle classi quarta e quinta del corsi di “Comunicazione e marketing” e gli studenti del corso post diploma Ifts (Istruzione formazione tecnica superiore) che hanno seguito con attenzione le due ore di lezione. Dai cambiamenti che la comunicazione degli istituti di credito ha subito negli ultimi otto anni, fino al claim che ha caratterizzato le ultime campagne pubblicitarie delle Banche di Credito Cooperativo. Il tutto per approdare a quel “Differenti per forza” che contiene mission e principi ispiratori degli istituti del Credito Cooperativo.

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Simone Mantovani, responsabile relazioni esterne, mentre illustra il concetto dell’essere “differenti per forza” che caratterizza le Bcc

Del resto «la nostra attività può essere riassunta in tre parole: cooperativismo, localismo e mutualità -ha ricordato Simone Mantovani-. Le Banche di Credito Cooperativo non hanno fini di lucro: gli utili vengono destinati al fondo di riserva e a iniziative di responsabilità sociale». Inoltre, «Le Bcc, che nascono con i loro Soci, sono indissolubilmente legate al territorio. E il nostro territorio di riferimento va dall’Alto Milanese e arriva fino al Varesotto: tutto ciò che viene raccolto, viene esclusivamente investito in questi terriori». Seguendo questa filosofia, le Bcc hanno affrontato la nuova strategia di comunicazione che le banche hanno messo in atto dal 2000 a oggi. Da quel “ti amo bancario” lanciato da Luciana Littizzetto, al ritornello “mettetevelo nella zucca” per arrivare fino alla Gialappa’s Band. «Complessivamente c’è stato un approccio valoriale finalizzato ad avvicinare le banche alla gente -ha spiegato Maria Barbara Testa-. E le Bcc hanno voluto sottolienare la loro unicità puntando tutto sulla “differenza”, tanto a livello nazionale quanto direttamente come Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Così, nelle nostre ultime campagne pubblicitarie locali abbiamo giocato la carta della vicinanza, puntando sul richiamo: “la tua banca locale”».

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