Quando la finanza diventa etica guadagno fa rima con solidarietà

Il termine etica in finanza è attribuito alla capacità che le istituzioni finanziarie hanno di soddisfare un diritto fondamentale dell’uomo: il diritto al credito, oggi a molti negato. La finanza etica, fin dalle sue origini, ha fatto una precisa scelta di campo, cioè quella di sostenere lo sviluppo umano. L’intuizione di queste iniziative di finanza etica, di microcredito, di commercio equo solidale, di cooperazione, sta nella possibilità di rispondere direttamente ed efficacemente ai bisogni espressi dagli esclusi, attraverso la costituzione di strumenti di credito etico, finanziando le iniziative a sostegno dei più poveri ad un tasso vantaggioso. In questo grande campo vengono fatte rientrare numerose e diverse esperienze, da quelle dei fondi comuni di investimento etici, alle fondazioni, alle banche o cooperative finanziarie etiche. Il nostro portafoglio prodotti finanziari si è arricchito di molte novità, introdotte con l’intento di assicurare maggiore redditività e sicurezza ai propri clienti, ma anche in sintonia con la propria matrice solidaristica. Vediamo da vicino alcune delle proposte più interessanti selezionate dai nostri esperti: le obbligazioni Bcc e i Fondi Valore Responsabili. Le prime sono forme di investimento flessibili, che includono un’ampia gamma di prodotti finanziari a tasso fisso o variabile. Vi offrono la garanzia di affidare i vostri risparmi alla Banca che da sempre investe nel vostro territorio secondo i più alti standard di sicurezza, garantiti dagli investimenti data dalla consistenza patrimoniale del Credito Cooperativo. E’ un modo per guadagnare e nel contempo per fare crescere il nostro territorio. Un’altra interessante forma di investimento sono i Fondi Valori Responsabili di Etica S.g.r., società di gestione del risparmio di Banca Popolare Etica. Questa società di gestione si propone di indirizzare gli investimenti finanziari della famiglie e delle istituzioni verso le imprese e gli stati più attenti alle conseguenze sociali ed ambientali delle loro azioni. Centri missionari, congregazioni, parrocchie e fondazioni sono le istituzioni cattoliche che investono in questi fondi: in tutto hanno sottoscritto un patrimonio di 35 milioni di euro, il 22% del totale. Le proposte sono varie e adatte ad ogni tipo di investitore, dal fondo monetario, consigliato alle persone che prima di tutto cercano la sicurezza del capitale, e che perseguono un obiettivo di continuità dei rendimenti nel tempo con un orizzonte temporale di breve periodo, per passare al fondo obbligazionario misto, pensato per chi è prudente, ma vuole comunque affacciarsi ai mercati azionari, temperandone il rischio con una solida base obbligazionaria, per arrivare fino al fondo bilanciato, adatto ad investitori orientati verso investimenti a maggiore redditività attesa, che sono disposti ad accettare un livello di rischio più elevato.

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