Cinquantaquattro esemplari di uova risalenti al XIX e all’inizio del XX secolo, per la maggior parte porcellane della manifattura imperiale e opere di fine artigianato artistico, oltre a un raro uovo copto di struzzo e un singolarissimo reperto armeno del XVIII secolo. È la mostra delle “uova pasquali russe” della collezione Maria Palumbo Sormani che la nostra Bcc ha ospitato lo scorso giugno nella sede centrale di Busto Garolfo e che, con ogni probabilità, sarà proposta in dicembre anche nella filiale di Varese. Un’occasione di arte e cultura attorno alla quale si sono raccolti la Pro Loco di Busto Garolfo, l’associazione Commercianti Artigiani Professionisti A.Cap di Busto Garolfo e Olcella, la Locanda dell’Arte e il circolo cooperativo San Giuseppe. «Siamo onorati di ospitare un’esposizione di grande impatto artistico e storico», ha detto il presidente della nostra Bcc, Roberto Scazzosi, durante la cerimonia di inaugurazione, che si è tenuta alla presenza di associazioni e commercianti. «È un’iniziativa che conferma il nostro essere banca locale: non solo punto di riferimento per famiglie e imprese, ma anche promotrice di arte e cultura». Nella settimana di esposizione, la mostra è stata oggetto di grande attenzione e curiosità: le uova pasquali russe sono infatti espressione di una lunga tradizione, venivano solitamente regalate dallo Zar ai militari e ai nobili la mattina della domenica di Pasqua.
