La BCC ha fatto centro; riqualificazione energetica e ristrutturazione edilizia hanno mantenuto le promesse: nei primi quattro mesi del 2015 i mutui accesi hanno già doppiato quelli del 2014. Focalizzata nell’aiutare l’economia a intercettare ogni più piccolo segnale di ripresa, la BCC, non appena ricevuto il prestito di 35 milioni di euro dalla BCE, alla fine dello scorso mese di settembre, ha deciso di riversarlo interamente sul territorio destinando la prima tranche all’unico ramo dell’edilizia che, nella crisi profonda in cui versa da anni il settore, dava qualche prova di vitalità; appunto le riqualificazioni e le ristrutturazioni sul patrimonio esistente. «Il mutuo, che abbiamo chiamato My Home, presenta condizioni molto interessanti –dichiara il direttore generale della BCC Luca Barni– il 2% tasso fisso; un modo non soltanto per stimolare l’economia locale, ma anche per salvaguardare un territorio già massicciamente urbanizzato». L’intuizione ha dimostrato di funzionare da subito con una ventina di mutui sottoscritti da inizio ottobre a fine anno. «La risposta è stata incoraggiante –ricorda il responsabile dell’area Mercato Adalberto Tomasello– ; abbiamo impostato una campagna di comunicazione mirata, non abbiamo perso occasione per parlarne illustrando i vantaggi di un investimento vero, ampiamente ripagato grazie anche ai benefici fiscali (50% in dieci anni) riconosciuti dal Governo, e che guarda avanti, perché valorizza la propria abitazione, fa risparmiare sui consumi e aiuta l’ambiente. I risultati di questa “semina” si sono visti quest’anno; a fine aprile abbiamo raccolto il doppio delle adesioni registrate negli ultimi tre mesi del 2014 e, sulla base dell’esperienza e della mancanza di certezze sul mantenimento dei benefici fiscali, mi sento di dire che, nei prossimi mesi, saranno ancora in molti a fare questa scelta». A sensibilizzare il territorio su queste opportunità, a fine febbraio, Elmec Solar ha rilanciato “400mila tetti fotovoltaici”, l’iniziativa finalizzata ad agevolare la formazione di un gruppo d’acquisto privato tra i cittadini del Varesotto per abbassare i costi degli impianti. La campagna ha visto il Green Team di Elmec Solar affiancato da due partner in una rete di cooperazione delle risorse: Naturcoop e BCC di Busto Garolfo e Buguggiate. Il risultato di questa sinergia è stata una modalità di acquisto “condiviso e consapevole”, ulteriormente facilitata da opportunità dedicate. A inizio giugno erano 33 gli impianti acquistati e oltre una decina le trattative in corso. Numeri che soddisfano Elmec Solar per diversi motivi: un buon risultato di vendita e fatturato in un tempo limitato; buona risposta a un modello di business nuovo, che premia trasparenza ed etica; un’opera di informazione “positiva” sul “fotovoltaico”; la proficua collaborazione con BCC e Naturcoop grazie alla condivisione di competenze e ambiti. Volendo quantificare, sotto un profilo tecnico, il valore dell’operazione, gli impianti venduti hanno una potenza totale di 133,92 KWp. Da registrare l’attenzione posta dal Green team di Elmec Solar nel tracciare i contatti, dovuti per il 18% al passa parola, per la stessa percentuale ai media locali e per il 17% al contributo dei partner BCC e Naturcoop. «Si è trattato di un’esperienza positiva – aggiunge Tomasello– . Abbiamo avuto uno scambio continuo di informazioni e abbiamo fatto squadra indirizzando i potenziali clienti in modo che potessero avere tutti i ragguagli su ogni aspetto dell’offerta, quindi nel caso della BCC per i mutui». Sull’effetto di questi interventi sull’economia e, in particolare, sul settore edilizio, c’è chi, come la Confederazione nazionale dell’Artigianato, ha ipotizzando l’ammontare della perdita di investimenti e di posti di lavoro se gli sgravi fiscali cessassero o venissero ridimensionati di molto. Anticipazioni dello studio dicono che nel solo 2014 gli investimenti che si sarebbero persi senza sgravi Irpef, secondo il Cresme, sarebbero stati pari a 15,9 miliardi di euro su un totale di 28,4 miliardi, mentre la perdita in termini di occupazione diretta sarebbe stata di 158.591 posti di lavoro. Riferendosi al quadriennio 2011-2014, gli investimenti persi sarebbero cresciuti a 47,1 miliardi, mentre l’occupazione diretta si sarebbe ridotta di 468.769 posti. La Cna ha inoltre misurato l’effetto di questi investimenti dal primo gennaio 2011 a febbraio 2015: quasi 16 miliardi nel 2011 (con la detrazione del 36% per le ristrutturazioni delle abitazioni e del 55% per il risanamento energetico degli edifici), più di 19 miliardi nel 2012, 30 miliardi e 373 milioni nel Sopra, da sinistra Paolo Cova direttore di Naturcoop Andrea Grimaldi di Elmec Solar e Adalberto Tomasello della nostra BCC alla conferenza stampa del febbraio scorso per il lancio dell’iniziativa “400.000 tetti fotovoltaici”. 2013 (l’anno record), 27 miliardi e 725 milioni nel 2014 e, infine, quasi 3 miliardi nei primi 60 giorni del 2015 con la detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie, e del 65% per il risanamento energetico degli edifici. Se il mercato dell’energia da solare vede l’Italia ai vertici, è da registrare la forte sensibilità oltreoceano e di alcune multinazionali per le rinnovabili. La California si sta muovendo sulle industrie che emettono più anidride carbonica per rimborsare la comunità: invece di compensazioni in denaro, le industrie finanzieranno acquisto e installazione di pannelli solari sui tetti delle abitazioni delle famiglie meno abbienti. Il colosso svedese Ikea prova a ridurre l’impatto sull’ambiente investendo nell’energia verde e nella lotta al cambiamento climatico. La società ha promesso di investire 1 miliardo di euro in energie rinnovabili e azioni contro il riscaldamento globale; una mossa che supera di gran lunga le risorse messe in campo da interi Stati.
Nei primi quattro mesi del 2015 i mutui accesi con il prodotto Bcc hanno già doppiato quelli del 2014. Uno stimolo per l'economia locale e un modo per salvaguardare un territorio già molto urbanizzato