Il nostro sostegno al lavoro di Padre Pietro in terra d’ Uganda

52Torna al suo lavoro in Uganda, a sostegno della pace e della povera gente, padre Pietro Cozza, il missionario di Novedrate (Va) che da quarant’anni ha messo la sua persona e la sua vita a servizio degli altri. Padre Cozza ha 64 anni, e nei giorni scorsi è ripartito per le terre di missione, portando con sé un aiuto in più: il sostegno della nostra Bcc. “L’Uganda – dice- è stata la mia prima destinazione all’estero e ho sempre vivi nel mio cuore i problemi e le sofferenze di quella popolazione. L’Uganda è un paese in guerra, di fatto diviso in due: a Sud del Nilo si sta relativamente bene, mentre a Nord ci sono i problemi veri”. Nell’Uganda del Nord, infatti, proseguono gli attacchi contro i civili compiuti dai ribelli della “Lord’s resistance army” (Lra), guidati dal visionario Joseph Kony. Ogni giorno, massacri di civili e rapimenti di decine di bambini e bambine, destinati spesso a diventare soldati e schiave. In 17 anni di guerra, secondo i dati diffusi dall’Onu, gli attacchi dei ribelli hanno provocato oltre 1 milione e 200mila sfollati interni e, solo quest’anno, il rapimento di circa 10mila bambini. Quella del Nord del Paese è dunque una situazione drammatica, che il governo dell’Uganda, presieduto da Yoweri Museveni, non riesce a tenere sotto controllo. “Io lavoro per la pace in tutti i modi che posso -spiega padre Pietro Cozza-, ho provato persino a parlare con i ribelli, ma finora i miei sforzi sono stati vani: quel che è certo è che devono essere gli Africani a trovare la loro strada per la pace, noi possiamo solo aiutarli. In Uganda ho vissuto momenti davvero difficili: mi hanno sparato due volte, ma per fortuna non sono rimasto ferito. 53Ma tutto ciò non ferma il mio impegno, in larga parte destinato ad organizzare e gestire scuole: il percorso formativo è determinante se si vuole fare in modo che le generazioni future possano cambiare il destino della loro nazione. Un esempio su tutti: tempo fa ho incontrato un medico ugandese, che lavora nei luoghi più poveri del paese. Bene, mi ha confessato di essere riuscito a studiare e a specializzarsi solo grazie all’opera dei missionari stranieri. Ma ora è lui che aiuta direttamente i suoi connazionali”. Don Pietro ha incontrato “gli amici della Bcc”, come lui ci definisce, durante un periodo di riposo nel 1980 in Italia. “E da allora siamo rimasti per sempre amici, tanto che Buguggiate è diventata la mia seconda patria adottiva. La vostra banca è molto attenta a tutto ciò che riguarda il sociale e io vi ringrazio di quello che avete fatto per me e sono certo che questa collaborazione continuerà anche nel futuro. Grazie di cuore”.

 

0 replies on “Il nostro sostegno al lavoro di Padre Pietro in terra d’ Uganda”