Un concreto aiuto alle nostre aziende per cogliere i finanziamenti europei

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La cartina mostra i comuni che potranno beneficiare dei finanziamenti.

Piovono soldi sulle piccole imprese della nostra zona. Un’affermazione, questa, che negli ultimi mesi è spesso circolata.

E, in effetti, stando alla fredda statistica, ci sono a disposizione circa un milione e 200 mila euro per quei comuni che si trovano in aree definite ad Obiettivo 2, ovvero quelle zone che presentano difficoltà strutturali e nelle quali l’Unione Europea sta operando per favorire la riconversione economica e sociale. 404 i milioni di euro destinati, in Lombardia, alle aziende di 349 comuni nell’ambito dei cosiddetti “fondi strutturali”, cioè dei contributi economici che, in Italia, vengono erogati attraverso le regioni. Lo scopo è quello di rafforzare la competitività delle aree in crisi, facendone emergere i punti di forza e migliorando l’integrazione dei territori. Il tutto, per centrare uno degli obiettivi dell’Unione Europea, ovvero contribuire allo sviluppo equilibrato di tutti i suoi territori.I fondi a disposizione, dunque, sono davvero tanti e sono dedicati all’innovazione tecnologica, alla tutela ambientale e alla creazione di nuove imprese: per coglierli, si deve partecipare ai bandi emessi dalla regione Lombardia e per le aziende private beneficiarie ci sono a disposizione fino al 30 per cento delle spese sostenute a fondo perso. I contributi vengono erogati nell’ambito della formula del “de minimis”, che prevede per ogni azienda la possibilità di usufruire di contributi pubblici fino ad un massimo di 100mila euro in un periodo di tre anni. Insomma, un vero Eldorado di incentivi, la cui vena si è aperta già da alcuni anni, dal momento che i finanziamenti dell’Obiettivo 2 sono inseriti in un documento di programmazione (Docup) che ha preso il via nel Duemila e proseguirà a tutto il 2006. Ma fino ad oggi la raccolta nei nostri territori è stata magra. In questi quattro anni, infatti, le aziende -essenzialmente per disinformazione e mancanza di sostegno nell’affrontare le pratiche- non hanno approfittato dei fondi strutturali. E così la nostra Bcc ha deciso di scendere in campo, per aiutare soci e clienti ad accedere ai contributi dell’Unione Europea. A tal proposito, è stato siglato un accordo con la società di consulenza “X consulting”, a cui tutte le aziende che hanno un rapporto con la nostra banca si possono gratuitamente rivolgere, per essere aiutate a destreggiarsi nella burocrazia e nell’iter per l’accesso ai finanziamenti, che prevede la compilazione di un apposito formulario per la domanda di contributo con i relativi allegati. Si tratta, in sintesi, di descrivere gli obiettivi da realizzare con il progetto, le attività che si svolgeranno, le modalità di gestione e le fasi di realizzazione, comprensive del budget di spesa del progetto, suddiviso in tempi e costi.

PER APPROFONDIRE:

Posso, non posso? Ve lo diciamo noi

I comuni ammessi:

Non tutte le aziende possono accedere ai fondi strutturali: il “privilegio” è riconosciuto solo a chi ha sede in uno dei Comuni dell’area Obiettivo 2. Nel territorio di competenza della nostra Bcc, i Comuni che potranno beneficiare dei finanziamenti sono 18: Arconate, Buscate, Busto Garolfo, Canegrate, Casorezzo, Cerro Maggiore, Dairago, Inveruno, Legnano, Magnago, Rescaldina, San Giorgio su Legnano, Vanzaghello e Villa Cortese (in provincia di Milano); Busto Arsizio, Castellanza, Fagnano Olona e Olgiate Olona (in provincia di Varese).

A chi rivolgersi?

Per informazioni e contatti, aziende e imprenditori possono chiamare l’ufficio Supporto commerciale della Bcc, a cui risponde Alberto Croce: 0331.560290 è il telefono, 0331.560232 il fax, acroce@bustogarolfo.bcc.it l’e-mail.

 

 

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